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I cavriaghesi hanno risposto entusiasti all'invito della redazione di “23 Marzo” di festeggiare insieme il ventennale della rivista quadrimestrale di cultura, storia e politica più longeva della nostra provincia. Una rivista che già nelle intenzioni dei fondatori voleva essere “cultura viva”, aperta ad ogni sollecitazione proveniente della società, concentrata sull'indagine della storia locale con lo scopo di costituirsi come archivio della memoria collettiva di Cavriago, della sua gente e delle sue tradizioni. Una missione che “23 Marzo”è stata in grado diportare avanti grazie al volontariato intellettuale di quasi 200 collaboratori che negli anni si sono affiancati ai fondatori, il “Gruppo di storia locale”: l'editore e tipografo Alberto Bertani e il preside Angelo Margini (recentemente scomparsi), William Casotti, Giorgio Riva, Francesco Tarasconi e Piero Salsi .Un contagio positivo che, in tempi recenti, ha contagiato i nuovi editori Grafic Partners, presenti in sala con Brenno e Simona Speroni, e Gianfanco Arleoni.

Sabato pomeriggio le celebrazioni sono iniziate nella sala blu del cinema Novecento, dove alla presenza del regista Daniele Segre è stato proiettato “Paréven furmìghi” il fllm documentario che racconta l'epopea della costruzione del cinema nel Dopoguerra ad opera dei cittadini; una pellicola recitata dai protagonisti dell'impresa (tutti presenti in sala in prima fila) e che venne con successo presentata al Festival di Venezia nel ' 97 .I1 poeta dialettale Domenico Boni Baldoni ha poi spassosamente salutato in rime il regista, che ha ripercorso la propria vicenda professionale e il colpo di fulmine con gli anziani di Cavriago.

Segre – che ha parlato anche in serata – ha affascinato il pubblico ma non ha nemmeno lesinato attacchi al Pd veltroniano («Io sono di sinistra, ma lavoro solo con i governi di destra perché faccio paura», «Ha perso la sfida più importante, quella sulla comunicazione», «Imbullonati alle poltrone si rifiutano di abbandonare la nave che hanno fatto affondare») e all'amministrazione comunale, colpevole di aver deciso prima di proiettare “Morire di Lavoro” e poi di averci ripensato : «Da un Comune democratico come il vostro non me lo sarei aspettato».

Alla sera, in una sala civica gremita ed entusiasta, si sono invece alternati i discorsi ufficiali sull'arte ed il potere della comunicazione (Segre e Francesca Chilloni) ed i saluti informali, le premiazioni dei collaboratori e degli editori (un commosso riconoscimento postumo è andato anche a Bertani, Margini, Lando Landini e Lelio Lorenzani), la proiezione di un video sul ventennale, e momenti dedicati alla musica, con arie d'opera e canzoni napoletane affidate ai cantanti Cristiana DiVico e Ettore De Luca, accompagnati al piano da Carla Ragni.